mercoledì 1 febbraio 2012

TIME MACHINE: un'occasione di riflessione condivisa sulle metamorfosi del corpo.




Sabato 28 gennaio 2012 ho avuto l'enorme piacere di partecipare ad un evento unico nel suo genere, e chi c'è stato può confermarne la delicata intimità che - al di fuori di ogni aspettativa - s'è venuta a creare proprio in quella sede.
Il tutto è nato inaspettatamente, quasi per gioco, in una conversazione di fine estate con Giulia 'Nuit Blanche' Moser (fondatrice del Silk Ribbon Sisters Burlesque team, attivo in zona emiliana, ndr) con la quale ho piacevolmente collaborato per la realizzazione dell'evento. Il punto di partenza era lo stimolo ad una conversazione da donna a donna sul corpo - amato e odiato corpo -, per raccontarsi e superarne insieme la miriade di tabù ancora inevitabilmente presenti. Quello che è stato il punto di partenza è stato in realtà anche il tramite, attraverso il quale si è cercato (e si continua a cercare) di fare un punto della situazione realistico sul corpo femminile nella società odierna.




Attraverso un excursus che si proponeva di raccontare il mutamento della concezione del 'bello' nel corso negli ultimi due secoli, con un occhio in particolare all'avvento e diffusione del burlesque quale genere para-teatrale portatore di una nuova consapevolezza al femminile, si è giunti ad un'analisi concreta del cambiamento del 'modello' al quale la donna si rapporta, e che continua a condizionare il modo di relazionarsi al corpo proprio ed altrui. Va da sé che la constatazione desolante della metamorfosi da donna sinuosa a impalpabile spettro ha suscitato reazioni disparate, che hanno piacevolmente animato il dibattito con il pubblico presente.




Dalle grandi attrici di inizio Novecento, passando per Bettie Page e le performers del dopoguerra, fino alle top model degli anni Novanta e Duemila, incarnazione puntuale dell'avvento dei disturbi alimentari in campo sociale, le (quasi) tre ore di workshop sono passate piacevolmente in un clima quasi 'domestico', nel quale non è mancata la voglia - tra donne di tutte le età - di confrontarsi e mettersi in gioco. Al mio fianco, la squisita presenza di Sophie Lamour, blogger, attrice e autrice di 'Il vero libro delle pin up' (2011), è stata complementare e indispensabile nel ripercorrere il periodo d'oro della femminilità nel mondo dello spettacolo quanto nella vita quotidiana.


Augurandoci che non rimanga un episodio sporadico, ma che sia solo l'avamposto di una battaglia volta alla riconquista del corpo da parte delle donne, invitiamo qualsiasi associazione o singola presenza interessate a mettersi in contatto con noi per rendere eventi come questo parte di un percorso costruttivo dalle donne per le donne



Troppo impegnate a farci la guerra, diamo il meglio di noi quando deponiamo le armi.





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